venerdì 16 dicembre 2011

doppietta bolognese





teatro delle ceneri


UN VERO PECCATO

racconti poco seri sui sette vizi capitali

testi stefano seproni musiche alessandro ianiro


<< Avarizia, accidia, superbia, gola, invidia, lussuria....superbia c'è già... mammolo...no...cucciolo....

insomma, in "un vero peccato" i sette vizi -pesantemente condannati da nostra Santa Madre Chiesa- si mostrano per quello che sono, ossia difetti e -perché no- pregi di tutti noi.

Attraverso i racconti di Stefano Seproni e le note di Alessandro Ianiro, si ridacchia sotto i baffi

degli anatemi clericali e si torna a guardare con fare divertito

l'allegro universo multicolore di questa astuta scimmia chiamata "uomo". >>

dalla recensione di una prestigiosissima testata di cui ora mi sfugge il nome.


<< Più basso dei Sette Nani … più vintage del Settimo Sigillo

più crudo di Sette spose per sette fratelli...più storto di un ettagono...è due.

Poi primiera, settebbello, denari e due scope, e vado a sette >>

da "L'Osservatore Onàno"


<< Un viaggio emozionante sopra le sterminate radure della letteratura contemporanea,

uno sguardo disincantato che naviga a vista nel fiume impetuoso della semiotica più spinta.

Poi mi sono svegliato >>

da “Il Resto del Filtrino



domenica 18 dicembre ore 21.00
all'osteria del barattolo,
vie delle belle arti, bologna

venerdì 2 dicembre 2011

assemblea pubblica sulle ferrovie all'iqbal masih (bologna 1 di 2)

il tir giusto (bologna 2 di 2)

In Italia c'è lo schiavismo. Tu da che parte stai?

(Rosarno chiama Bologna risponde)



Le condizioni di vita e lavoro dei braccianti immigrati nelle campagne del Sud Italia (denunciate più volte da inchieste giornalistiche, da relazioni delle associazioni di medici e dagli stessi immigrati lavoratori) sono sotto gli occhi di tutti.

Paghe da fame, caporalato, condizioni igienico sanitarie del tutto inaccettabili, nessuna politica dell'accoglienza: scenari che richiamano altre epoche storiche e che invece fanno parte del nostro presente.

Molti dei prodotti che, attraverso la grande distribuzione alimentare, arrivano sulle tavole degli italiani sono “condite” dallo sfruttamento di chi nei campi del Sud viene quotidianamente “usato” senza alcun riconoscimento in termini di salario e di diritti. Anzi, molti dei braccianti agricoli immigrati sono, per la legge italiana, “pericolosi clandestini”.


Fare qualcosa per opporsi a tutto ciò è possibile, anzi è necessario. A partire dalla cosa più semplice: acquistare solo quei prodotti per i quali si sia certi che la mano d'opera non viene sfruttata, e, in genere, assumere pubblicamente e nei comportamenti quotidiani la consapevolezza che "l'acquistare" non è un gesto neutro ma connotato politicamente specie se è complice di ingiustizia e sfruttamento e non si cura del peso delle coltivazioni inquinanti.

A Bologna si stanno aggregando diverse realtà sociali cittadine e contadine che in vario modo si occupano di agricoltura, alimentazione, consumo, immigrazione, per dare forma e contenuto a un comitato d'appoggio a tutte le battaglie contro lo sfruttamento della manodopera immigrata in agricoltura. L'intento è quello di creare una rete di sostegno ai braccianti sfruttati del sud e alle associazioni che su quei territori quotidianamente lavorano al fianco dei migranti e allo stesso tempo rafforzare l'alleanza tra lavoratori sfruttati, consumatori critici e le piccole realtà contadine che hanno scelto di rispettare ambiente e dignità del lavoro.

Come dimostrano le proteste dei braccianti di Nardo' dell'estate scorsa, lo sciopero è uno strumento molto efficace. Uno degli obiettivi del comitato è quello di attivare un fondo di solidarietà che permetta ai braccianti di sostenere le giornate di sciopero senza rinunciare al reddito, riappropriandosi così del loro potere contrattuale.

Altra attività del nascente comitato è quella dell'acquisto collettivo e continuato da quelle realtà locali che, oltre a praticare una agricoltura contadina che rispetta l'ambiente, rispettino la dignità dei lavoratori garantendo loro un reddito giusto.

Già nel mese di Novembre sono state acquistate ben 400 casse di arance e clementine provenienti dal consorzio Equosud attivo a Rosarno. Equosud è una rete di produttori autonomi, piccoli, che liberamente si tengono al di fuori della vischiosa rete della grande distribuzione e che hanno deciso di mettere in discussione i meccanismi dello sfruttamento attraverso l'autorganizzazione di circuiti alternativi di vendita dei prodotti. I prezzi delle arance vengono resi “trasparenti” in modo da chiarire quanto del prezzo va al produttore, quanto al lavoro, quanto al trasporto. E una parte del prezzo pagato finanzia l'Osservatorio Africalabria impegnato in attività di sostegno ai diritti dei migranti. I lavoratori ricevono il giusto riconoscimento del loro lavoro e grazie agli ordini del mese di Novembre 4 nuovi braccianti sono stati impiegati.

L'obiettivo per la prossima consegna di arance che avverrà il prossimo 17 Dicembre è di 800 casse per Bologna. (Tutti possono comprare direttamente le arance scrivendo alla mail luisa.dejanuariis@gmail.com entro il tre dicembre indicando il numero di casse di arance e clementine richieste)

Infine il comitato intende mettere in campo azioni comuni che non solo siano di aiuto dove c'è l'emergenza ma facciano emergere pubblicamente le contraddizioni della grande distribuzione (di qualunque “colore” essa sia) che impone prezzi bassissimi ai produttori e si fa complice e causa dello sfruttamento.
Invitiamo tutte e tutti, singoli e gruppi organizzati, ad aderire al comitato e a partecipare all'iniziativa:

il tir giusto

800 casse di arance in arrivo dalle campagne di Rosarno

17 Dicembre 2011

la distribuzione delle arance avverrà dalle ore 18.00 presso il Laboratorio Crash

(ingresso di via del sostegnazzo)


Programma

ore 18.00: distribuzione arance

ore 19.00: assemblea di presentazione della campagna

con la presenza di Antonio Lavorato (Equosud – Rosarno) e delle realtà promotrici del comitato di appoggio

ore 20.30 cena di finanziamento

durante la serata verrà proiettato il video documentario “il tempo delle arance” (nicola angrisano/insu tv) sulla rivolta di Rosarno del 2009

Promotori del comitato: GasBo – Associazione CampiAperti – Laboratorio Crash

Prezzo trasparente delle arance e delle clementine

ARANCE TAVOLA BIO
€ 1,20:
Raccolta 0.08 cent
Lavorazione 0.30 cent
Trasporto 0.15 cent
Promozione 0,05 cent
Quota di solidarietà Migranti: 0.05 cent
Produttore 0.57 cent

CLEMENTINE BIO

€1,57 al kg
Raccolta 0.12 cent
Lavorazione 0.30 cent
Trasporto 0.15 cent
Promozione 0,10 cent
Quota di solidarietà Migranti: 0.05 cent
Produttore 0.85cent

venerdì 25 novembre 2011

teatro del lido, lido di ostia, roma

Per festeggiare i 21 mesi di occupazione, il Comitato Cittadino per il Teatro del Lido propone per questo week-end tre eventi imperdibili; ricordiamo inoltre che è stato avviato tutti martedì e mercoledì mattina dalle 10 alle 13 un laboratorio di sartoria teatrale completamente gratuito dove è possibile rivolgersi anche per piccole riparazioni a prezzi modesti.

venerdì 25 novembre H21

*teatro e musica*

Progetto Lodomaccanto in "DEREGULATAE"


MISCELARE COMICITA', ROCK'N'ROLL, POESIA, SATIRA E TEATRO PUO' ESSERE MOLTO PERICOLOSO!!!

SI RISCHIA DI ASSISTERE AD UNO SPETTACOLO INSTABILE E CORROSIVO, CHE PUO' COMPROMETTERE L'EQUILIBRIO DELLE VOSTRE MENTI, INSOMMA UN EVENTO DA NON PERDERE!UNA BAND NONSENSATA, UNO SPETTA-CONCERTO SENZA REGOLE!CHI NON VIENE SARA' INVIDIOSO DEGLI ALTRI!

Progetto LODOMACCANTO presenta "DEREGULATAE" Senza Regole con Daniele Fabbri (voce), Stefano Sai (chitarra e voce), Gabriele Ginnetti (batteria) e Carlo Cruciani (basso). Testi e regia di Daniele Fabbri,musiche originali S.Sai.

Ingresso a sottoscrizione.


sabato 26 novembre H21

*teatro civile*

Teatro delle Ceneri in "Ballata per una morte bianca"


Scritto e interpretato da Stefano Seproni, collaborazione alla regia di Claudio Beghelli, immagini di Luca Mennon, suoni di alessandro ianiro. Lo spettacolo prende le mosse da un fatto di cronaca: un operaio perde la vita sul posto di lavoro. Questo doloroso episodio, uno dei molti che si verificano quotidianamente in Italia (nel nostro Paese, ogni anno, si contano più di mille incidenti mortali sul lavoro), diventa il tema centrale di un ‘monologo a più voci’ dal quale emerge il drammatico ritratto di uomini che lavoravano per vivere e che, a causa del lavoro, hanno sacrificato la vita.

Ingresso a sottoscrizione (consigliato 8€ intero e 5€ ridotto)


domenica 27 novembre ore 18

*musica*

Roberto Mazzoli Novo Ensamble in concerto


il Roberto Mazzoli Novo Ensemble è formato dal cantante compositore e polistrumentista Roberto Mazzoli, alla voce e chitarra a sette corde, Andrea Frascaroli al pianoforte, Stefano Cesare al basso, Gianni Di Renzo alla batteria e Massimiliano Natale alle percussioni.

Il Roberto Mazzoli Novo Ensemble è il frutto di incontri casuali del destino: il musicista dopo aver intrapreso lo studio dell’organo, della chitarra (elettrica, acustica e classica) , della fisarmonica e del sassofono, rimane talmente colpito da un’esibizione di Caetano Veloso, all’Umbria Jazz del 2006, da voler approfondire la musica brasiliana e la chitarra classica a sette corde, tipica del choro e del samba.

Il risultato degli studi intrapresi è raccolto in un album solista di omaggio alla musica popolare brasiliana, Falta de Setembro (Philology Jazz, 2010, già recensito per il nostro portale: http://www.romainjazz.it/interviste/17 ) che vanta riconoscimenti positivi da parte della critica e del pubblico. A questo incontro che ha prodotto risulti così importanti per l’artista, segue quello casuale con il pianista Frascaroli il quale, dopo essere rimasto affascinato dalla musica di Mazzoli durante una performance in un locale romano, gli propone di suonare insieme. Ingresso a sottoscrizione (consigliato 8€ intero e 5€ ridotto)


TEATRO DEL LIDO
VIA DELLE SIRENE 22
OSTIA LIDO ROMA

lunedì 10 ottobre 2011

noi ci saremo




Roma,
15 Ottobre 2011

People of Europe rise up!
Popoli europei solleviamoci!

Uniti per un cambiamento globale

È in gioco il nostro futuro, e nessuno può fermare la forza di milioni di persone

quando si uniscono con lo stesso obiettivo.

Il 15 Ottobre cittadini di tutto il mondo scenderanno in piazza per mostrare la loro indignazione verso l’alleanza delle grandi corporazioni e le classi politiche (centrodx e centrosx).

Per questo vi invitiamo a unirvi a questa azione paci ca accogliendo questo invito
o realizzandone di vostri nella stessa data e in altre città italiane.
La democrazia parte dal popolo (demos=popolo; crazia=governo)
quindi il governo deve essere del popolo.

È arrivato il momento di costituire una nuova forma di governo DEMOCRAZIA DIRETTA

Prendiamo le piazze il 15 ottobre!

E’ ora che ci ascoltino!

Uniti faremo sentire le nostre voci!

martedì 6 settembre 2011

fumata bianca

dopo indolenti riflessioni divanizie, errori, rinvii e ritardi.
dopo anni che portiamo questo spettacolo in giro per la penisola.

finalmente è on line il promo di ballata per una morte bianca

grazie ad ermelinda e davide per il video e la disponibilità.
grazie a rita e alessandro per le foto di scena e le consulenze.
infine -ma non per importanza- grazie ad angelo, per le luci e gli assalti.



le foto nel video sono di luca mennon
le tracce audio sono state elaborate da alessandro ianiro
video realizzato da tv freelance produzione

venerdì 29 luglio 2011

in ordine sparso, luglio 2011

sono arrivate due mail nella nostra casella di posta elettronica.
una riguarda la tragica storia di Marcello Lonzi.
l'altra viene dai ragazzi del volturno occupato di roma, dove abbiamo portato lo spettacolo "ballata per una morte bianca".
ve le riportiamo di seguito. e vi invitiamo nel primo caso a firmare la petizione, nel secondo -se vi capita di passare da roma- di andare al volturno occupato e partecipare all'iniziativa organizzata dagli occupanti.
infine, è online il sito del teatro valle occupato, dove siamo stati a portare solidarietà e un po' di manforte agli occupanti nei primi giorni dell'avventura.


su Marcello Lonzi

Otto costole rotte, due buchi in testa per un infarto
"Sono Maria Ciuffi, la mamma di Marcello Lonzi, morto l’11 luglio 2003 nel carcere Le Sughere a Livorno. Fu arrestato per tentato furto, nove mesi di reclusione, dopo quattro mesi mio figlio muore. Nessuno mi avverte, non vengo avvertita né dai Carabinieri né dalla Polizia, ma soltanto da una zia il giorno 12 alle 13: 20, quando mi vengono a avvertire a casa, dicendo che mio figlio è morto. Io ho detto “ E' impossibile, sarà un errore!”,corro al carcere e dopo un’ora e mezzo - ricordo benissimo - sotto il sole mi vengono a dire che mio figlio non c’era, ma che gli stavano già facendo l’autopsia. Naturalmente non ero in me con la testa, ero in confusione e non ho mai pensato, in quel momento, di mettere un perito di parte. A settembre rientra il Pubblico Ministero che aveva svolto le indagini e mi dicono che è morto d’infarto, però quando l’ho visto il giorno 13 nella bara quello che non mi è.. quelli che mi sono apparsi subito all’occhio sono stati i tre segni che lui aveva sul volto e i tre segni erano molto profondi. Poi degli amici gli hanno voluto mettere una bandana, una fascia alla fronte e lì ci siamo accorti che lui aveva un buco, perché il dito è penetrato dentro. Aspetto settembre /ottobre, se mi danno un po’ di risposte, il magistrato è il dott. Roberto Pennisi e lui continua a dirmi che è morto d’infarto o è morto da stress, come c’era scritto sulla perizia. Nel 2004 viene archiviato tutto con morte per cause naturali: ora io, in possesso della perizia, dove leggo che ci sono due costole rotte, una mandibola fratturata (sinistra), lo sterno fratturato, un’escoriazione a V, insomma, morte per arresto cardiaco, per infarto, mi sembra strano. Comunque viene archiviato il 10 dicembre, allora avevo l’avvocato Vittorio Trupiano di Napoli, a quel punto mi dice “Guarda, Maria, non c’è da fare niente, l’unica cosa che si può fare per fare riaprire il caso è che, se tu vuoi, però rischi, devi denunciare un magistrato o a Bologna, o a Firenze, o a Genova”. Niente, vado a Genova, presento denuncia al magistrato Pennisi, dopo quattro mesi circa vengo chiamata a Genova e il dott. Fenizia di Genova archivia la denuncia al magistrato Pennisi, ma fa riaprire il caso alla Procura di Livorno, dicendo che, basandosi sulle foto, che facciano ulteriori indagini, perché c’è qualcosa che non torna.
Nel 2006 viene riesumata la salma di mio figlio e si scopre che le costole non sono più due, ma bensì otto e che non c’è solo un buco in testa, ma ce ne sono due, di cui uno profondo fino all’osso e addirittura ci trovano attaccata la vernice blu scura della cella. Si trova anche il polso sinistro fratturato, di cui il primo medico legale Alessandro Bassi Luciani non aveva parlato. A questo punto, parlando con l’avvocato, dice “Qui c’è qualcosa che non torna, queste sono botte”, perché dalle foto si capisce che sono botte, però quello che ho notato è che hanno riarchiviato adesso, nel 2010 a insaputa nostra.Io ero stata convocata per il 25 maggio e invece il 19 vengo chiamata addirittura dai giornalisti di Livorno, che mi dicono: “Signora Ciuffi, il Procuratore capo Francesco De Leo ha chiesto l’archiviazione” Io dico: “ E' impossibile, perché sono stata convocata per il giorno 25 dal dott. Giaconi, quello che sta svolgendo le indagini”, invece purtroppo era così.

ORA IL PROCURATORE CAPO FRANCESCO DE LEO DI LIVORNO VUOLE ARCHIAVIARE PER MORTE NATURALE !!!!! FIRMATE !!!!! NON PERMETTIAMO ALTRA INGIUSTIZIA E DOLORE!!!!

questo è il link dove poter firmare la petizione online

http://www.petizionionline.it/petizione/firmate-petizione-onlinegiustizia-per-marcello-lonzi-no-al-archiviazione/4597



dal volturno occupato

Nella notte tra martedi 12 e mercoledì 13, ignoti si sono introdotti all’interno dell’ex cine teatro Volturno, occupato dal 2008, rompendo il vetro di una finestra e forzando il portone laterale. Oltre a compiere il furto di attrezzature tecniche per il valore di migliaia di euro, questi sconosciuti hanno dato vita ad un diffuso devastamento degli ambienti: in sala principale, quella che ospita gli spettacoli e gran parte delle iniziative, è stata distrutta la console di regia e sono state divelte le installazioni e gli arredi, frutto del lavoro del workshop di autocostruzione e riqualificazione tenutosi a giugno in collaborazione con gli studenti di architettura; nelle stanze al piano superiore, è stato provocato l’allagamento dei locali e il conseguente danneggiamento del laboratorio autogestito di sartoria, dei materiali e dei costumi di scena contenuti nella costumeria.

A chi vive il volturno rimane così solo la constatazione del danno, un danno gratuito e incivile, pesante per una realtà che vive unicamente grazie alle sue forze e all’autorganizzazione.
Percipiamo un’atmosfera di disagio e malessere sociale diffuso nel nostro territorio e in tutta la città, che porta spesso a non considerare l’importanza di un bene comune come il Volturno, il cui ruolo di centralità e d’incontro per la cittadinanza è più che mai riconoscibile nelle pratiche di solidarietà, indipendenza, alternativa culturale.
I luoghi come questo che vivono ogni giorno di precarietà, al contrario devono essere tutelati e partecipati da tutta la città.

A fronte di un attacco così efficace e mirato, il laboratorio Volturneé, che risiede al Volturno e al cui interno genera da due anni attività per la diffusione di cultura indipendente e libera, reagisce con fermezza, rilanciando con passione e determinazione quanto finora fatto!

A tal proposito la Volturneé organizza per venerdì 29 luglio, al Volturno Occupato, una serata di autofinanziamento per ripagare i notevoli danni subiti, utilizzando il linguaggio che meglio conosce, quello delle arti.
Invitiamo ogni artista a partecipare con il proprio contributo, contattandoci al più presto all’email arteatrovolturno@inventati.org
L’ex cinema teatro Volturno rinasce e resiste!

giovedì 7 luglio 2011

sulla val di susa

riporto una lettera sui recenti fatti accaduti in val di susa.
non metto il nome dell'autore, visto che sono perfettamente d'accordo
consideratelo pure firmato da me.
stefano


Non ero in val di Susa domenica, ma non posso leggere le notizie dei media senza indignarmi.
Qualsiasi posizione uno abbia sulla questione TAV e sulla pratica di azione diretta, le balle sono balle e non le riesco ad accettare.

I "professionisti degli scontri" ci sono eccome, sono i celerini e i loro colleghi! La parola professionista significa che si è pagati per fare qualcosa e loro lo sono, e nonostante le belle dichiarazioni di attaccamento al dovere vorrei proprio vedere quanti di loro rimarrebbero a difendere le "grandi opere" se non ricevessero più il loro infame stipendio. Al contrario, i dimostranti sono lì ben sapendo di rischiare denunce, arresti e manganellate o peggio, sacrificando il loro tempo e le loro energie perchè credono in quello che dicono e fanno.

Il numero di feriti tra le forze dell'ordine viene enormemente amplificato dal fatto che questi figuri se solo si schiacciano un'unghia vanno dal loro medico compiacente e si fanno dare un mese di infortunio pagato, al contrario i manifestanti devono stare ben attenti a recarsi a un pronto soccorso perchè si rischia l'arresto.

Il "democratico dissenso" accettato da tutti gli organi politici istituzionali vuol dire semplicemente che è ammessa una sfilata di disaccordo, purchè questa non intacchi minimamente i piani già stabiliti dai grandi poteri economici e politici.

A dieci anni dal G8 di Genova, dove invece c'ero, mi trovo a ripetere: il "no alla violenza" invocato dai politici vuol dire "difendiamo il monopolio della violenza da parte dello stato e dei suoi servi", violenza esercitata ogni giorno e in ogni città.

Guardatevi questo video, è un ragazzo del TPO di Bologna.

http://www.youreporter.it/video_No_Tav_la_testimonianza-denuncia_Picchiato_da_agenti_1

Tutto il mio odio e disprezzo per i potenti e i loro servi
tutta la mia solidarietà ai dimostranti.



questo è il link dove potrete trovare 150 ragioni per dire no alla linea -tav-.

http://www.pro-natura.it/torino/pdf/150ragionitav.pdf

vale la pena spendere un po' del vostro tempo per leggere questo documento.
non si tratta ne' di un motivazioni ideologiche, ne' di interessi di una ristretta cerchia di montanari contro il progresso. ci sono dati, numeri e nomi.

martedì 14 giugno 2011

referendum 12-13 giugno 2011

dopo la triste notizia della scomparsa di giorgio celli,
la buona notizia dei quattro si ai referendum su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento.

grazie a tutti.

sabato 11 giugno 2011

addio a giorgio celli

alle nove questa mattina se n'è andato giorgio celli.

sulla locandina del primo spettacolo del teatro delle ceneri "vita e morte di ramiro dell'orco" si poteva leggere sotto al titolo "scritto e prodotto da giorgio celli". si trattava solo di un' espressione sintetica, di quelle -appunto- che si scrivono sui manifesti. ma giorgio ha fatto motlo di più che regalarci il suo testo e accompagnare il nostro debutto. ci ha dato fiducia, ci ha incoraggiati ed elogiati. ripetendoci ogni volta -a nostro rischio credere il contrario- che non erano complimenti di circostanza, ché lui, di elogi gratuiti non ne faceva di certo.
per questo, se il teatro delle ceneri esiste, lo dobbiamo anche a lui.

questa notte ci uniremo ai gatti che in coro miagoleranno alla luna per salutarlo, mentre passerà sopra di noi a cavallo di un'ape gigantesca.


grazie ancora giorgio, non ti sia di peso la terra.


lunedì 25 aprile 2011

25 aprile 2011

questo è un discorso sulla libertà tratto dal film easy rider.
lo so, molti penseranno sia quantomeno blasfemo ricorrere ad un dialogo tratto da un film, per ricordare la resistenza italiana che ci ha portato alla liberazione deal nazi-fascismo.
però credo che il modo per non fare del 25 aprile un vuoto rituale sia impegnarsi ad analizzare il presente, per essere sempre attenti a cogliere tutte le situazioni in cui la nostra libertà viene messa in discussione, ostacolata, negata.
e trovo che questo scambio di battute sia molto attuale.

buon 25 aprile



GEORGE
: Lo sai … Una volta questo era proprio un gran bel paese …. e non riesco a capire quello che gli è successo…
BILLY : Bhe è che tutti hanno paura, ecco quello che è successo. Noi non possiamo neanche andare in uno di quegli alberghetti da due soldi… voglio dire proprio di quelli da due soldi capisci…credono che si vada li a scannarli o qualcosa…. Hanno paura !
GEORGE : SI, ma non hanno paura di voi. Hanno paura di quello che voi rappresentate.
BILLY : Ma quando…! Per loro noi siamo solo della gente che ha bisogno i tagliarsi i capelli.
GEORGE : NO! Quello che rappresentate per loro è la LIBERTA’.
BILLY : Che c’è di male nella libertà, la libertà è tutto!
GEORGE : Gia ... si è vero la libertà è tutto d’accordo, ma…. parlare di libertà ed essere liberi sono due cose diverse…
Voglio dire che è difficile essere liberi quando ti comprano e ti vendono al mercato…
E bada a non dire mai a nessuno che non è libero perché allora quello si darà un gran da fare a uccidere e massacrare per dimostrarti che lo è.
Ah Certo ti parlano e ti parlano e ti riparlano di questa famosa libertà individuale, ma quando vedono un individuo veramente libero allora hanno paura.
BILLY : Eh! La paura però non li fa scappare!
GEORGE - NO, ma li rende pericolosi …………..

lunedì 17 gennaio 2011

la prima alba dell'umanità, 14 gennaio 2011, debutto




questo è il video della lettura del racconto "la prima alba dell'umanità",
di e con stefano seproni.
la qualità video non è eccellente, l'emozione del momento ha avuto la meglio sui preparativi tecnici, e così un cellulare ha sostituito la telecamera...ma l'importante è che ci sia un'immagine, una piccola foto ricordo -di quelle che si fanno nei giorni speciali, le grandi occasioni- per ricordare la nascita della collaborazione con la grande tribù.

e grazie a fabio, la telecamera, la mano e la pazienza sono sue.

venerdì 14 gennaio 2011

abracadabra




oggi e domani il teatro delle ceneri
nella persona di me medesimo (stefano seproni)
sarà onorato di raccontare una nuova storia dal titolo

"la prima alba dell'umanità"

nel bel mezzo dei concerti de "LA GRANDE TRIBU' ".

l'attore avrebbe dichiarato "sono molto emozionato.
e comunque si, l'ho scritta io
"


venerdì 14 gennaio, pub boccaccio, ascoli piceno

sabato 15 gennaio, gala caffè, martinsicuro