lunedì 29 ottobre 2007

date di novembre, finalmente

finalmente, si ricomincia

13,14 novembre, straligut teatro, sala lia lapini, siena
ballata per una morte bianca
(nella versione con ljuba alla voce cantata, eros alla chitarra, filippo ai rumori e luca alla plancia di comando)

16 novembre, circolo iqbal masih, via della barca, bologna
ballata per una morte bianca
(nella versione in cui sono solo sul palco)

29 novembre, lazzaretto autogestito, via del lazzaretto 17, bologna
debutta, finalmente
progetto euridice
da un racconto di giorgio celli
con claudio beghelli


ps.: la foto è di luca mennon

8/11 spettacolo al lazzaretto

giovedì 8 novembre ore 21.15
al lazzaretto autogestito di bologna
per la rassegna
il teatro torna al lazzaretto
il lazzaretto torna al teatro


il sole a pezzi

di e con Ivano Pantaleo

…sono qui come potrei esser in qualsiasi altro posto
Ma per arrivare qui bisogna attraversare il mare
E il mare non lo puoi dividere, perché una striscia di gesso
Non la puoi disegnare sul mare ed un muro, un muro l’inghiotte il mare
E una rete, qualsiasi rete la scioglie il mare

Da diversi anni la cronaca riporta notizie di uomini e donne che prendono per mano la loro vita e tentano la via del mare per raggiungere un approdo, per dare un nome ad un desiderio. Puntualmente la loro speranza viene però divorata da un mare insaziabile o cristallizzata in centri di permanenza temporanea in attesa di un documento che la legittimi o che la rifiuti.
I desideri si trasformano così in reato, la linea di confine divide il lecito dall’illecito, il mare dalla terraferma.
Nel solo mediterraneo sono migliaia i morti persi nella profondità di una fuga.
A ricordarli sono solo le onde che in alcuni giorni portano i loro desideri fino a riva a liberarsi in un largo sorriso di gioia, di schiuma.

giovedì 11 ottobre 2007

colleferro, roma


una fabbrica di armi, una fabbrica di bombe, forse le bombe a grappolo, quelle che partoriscono in volo migliaia di altre piccole atroci morti esplosive.
una fabbrica di armi, non in un paese martoriato dalla guerra, non ci sono fabbriche di armi al di sotto dell'equatore politico, un fabbrica di armi alle porte di roma.
una fabbrica di armi, una fabbrica di bombe alle porte di roma.
un incidente.
forse solo una bomba che ha deciso di compiere prima del tempo il suo lavoro.

questa volta le armi non hanno ucciso un uomo che si trovava dalla parte di un conflitto che l'occidente ha battezzato "sbagliata".
è morto un operaio. di 35 anni. una figlia di poche settimane.

solo un'altra cifra da scalare sul conto da pagare alla competitività di mercato.

lunedì 8 ottobre 2007

buon viaggio, a tutti


giulio è partito per parigi. scuola di teatro.

claudio sta ultimando di preparare "progetto euridice".

stanno arrivando nuove date di "ballata per una morte bianca".

buon viaggio, a tutti.


ps1.: grazie ad attrice contro per l'intervista su radio città aperta.
me so' 'pproprio divertito 'na cifra.

ps2.: la foto è di luca mennon