sabato 5 luglio 2008

Contraddire il presente

"Appartiene veramente al suo tempo, è veramente contemporaneo colui che non coincide perfettamente con esso né si adegua alle sue pretese, ed è perciò inattuale; ma, proprio attraverso questo scarto, questa sconnessione e questo anacronismo rispetto al presente, egli è capace più degli altri di percepire e afferrare il suo tempo.
Questa non-coincidenza, questa discronia, non significa, naturalmente, che contemporaneo sia colui che vive in un altro tempo, un nostalgico... Un uomo intelligente può odiare il suo tempo, ma sa in ogni caso di appartenergli irrevocabilmente, di non poter sfuggire alla sua epoca.
La contemporaneità è una singolare relazione con il prorio tempo, che aderisce ad esso e insieme ne prende le distanze: più precisamente: essa è
quella relazione che aderisce ad esso attraverso una sfasatura e un anacronismo." - Giorgio Agamben

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